Quinta partita del tour de force targato ottobre. La Fiorentina di Prandelli non può riprendere fiato, dopo la sconfitta con il Genoa di mercoledì ecco che arriva la sfida interna col Catania. Testa e cuore rivolti dunque al campionato, dove ultimamente i viola hanno perso un po' il passo, collezionando solo due punti nelle ultime quattro partite. E poco deve importare un altro impegno ravvicinato, quello di mercoledì sempre al Franchi contro il Debreceni, nel quale una vittoria potrebbe veramente voler dire tanto. Domani arrivano gli etnei guidati da Atzori; una squadra, il Catania, dal disperato bisogno di punti. Una partita, quindi, da non prendere assolutamente sotto gamba. Ecco che, quindi, Cesare Prandelli manderà in campo la formazione migliore, forte anche di qualche recupero che amplia leggermente la rosa a disposizione. Ma partiamo dal modulo. Quello è destinato a cambiare, e cioè a tornare al classico 4-2-3-1, dopo che l'esperimento di Genova con le tre punte (dettato comunque dalla mancanza di uomini in alcuni ruoli) non ha dato buoni frutti. Il giocatore che lo può permettere è Marchionni, che si riprende il suo posto sulla destra offensiva (ma non sono da sottovalutare i recuperi di Santana e Jorgensen, che permettono anche un ricambio ad entrambe le fasce). In difesa dovrebbe tornare Gobbi sulla sinistra, mentre Comotto dovrebbe essere nuovamente preferito a De Silvestri. A centrocampo Zanetti tornerà titolare accanto a Montolivo, l'unico dubbio riguarda su chi appoggerà Gilardino, con Mutu leggermente favorito su Jovetic.
Nel Catania non ci sarà il giapponese Morimoto, fermato per squalifica dopo l'espulsione contro il Chievo. In attaccao Atzori dovrebbe affidarsi a Plasmati, supportato da Mascara e Ricchiuti. Pochi cambiamenti in difesa e a centrocampo, dove agiranno rispettivamente un ex viola, Potenza, e un tifoso viola, Biagianti.