L'odierna edizione de La Nazione ha ricostruito le tappe fondamentali del caso legato ad Adrian Mutu ed al suo risarcimento record di 17 milioni. 1) Il 12 agosto 2003 il Chelsea acquista Mutu dal Parma per 22,5 milioni. 2) Il 28 ottobre 2004 il Chelsea licenzia il giocatore con decisione unilaterale dopo la positività a un test anti cocaina. La federazione lo squalificherà per sei mesi, con una multa di 20mila euro (il Chelsea si aspettava una condanna a tre anni). 3) Il 26 gennaio 2005 Mutu rinuncia a impugnare la causa davanti al giudice del lavoro inglese, commettendo un errore strategico. 4) La vicenda passa ai tribunali sportivi, che si esprimono sei volte con metodi e giurie che saranno al centro del ricorso di Mutu al tribunale federale svizzero. La multa da pagare viene fissata in 17.173.990 euro. 5) Il 31 luglio 2009 il Chelsea invia al giocatore la raccomandata per chiedere il pagamento della sanzione. 6) Da lunedì la società di Abramovic può rivolgersi alla Fifa e pretendere la squalifica di Mutu, se questo non avrà pagato per intero la somma. 7) I nuovi avvocati del giocatore ricorreranno entro il 15 settembre al tribunale federale svizzero per sostenere la presenza di vizi di forma nei processi sportivi (due giudici risultano essere presenti in gradi di giudizio diversi, circostanza insolita e contestabile). Il ricorso però non blocca l’eventuale squalifica sportiva.